“Occorre assumere la prospettiva per cui, qualunque sia il livello di diffusione del contagio, non c’è alternativa a una scuola in presenza, in sicurezza e attrezzata per colmare i deficit – cognitivi, di motivazione, relazionali, emotivi – che hanno un’origine più lontana della pandemia e della Dad, ma che questa ha fatto esplodere, allargando disuguaglianze che già prima avrebbero richiesto di essere affrontate”.
Chiara Saraceno su la Repubblica riprende il comunicato della rete #educAzioni